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L'architettura

Dal punto di vista architettonico non è possibile rinvenire tracce del passato della città, che pure è stato molto importante, a causa dei numerosi saccheggi e distruzioni subiti fin dalle sue origini. Dagli ultimi, operati dai genovesi prima, dai veneziani poi durante le fasi alterne della Guerra di Chioggia (1378-1381), sono scampati solo pochi e significativi edifici: la Torre di S. Andrea, Palazzo Granaio, i campanili di S. Domenico e della Cattedrale. Girovagare, perciò, alla ricerca di queste tracce dell’antico passato può essere un modo per costruirsi un’immagine della città personale e fuori dagli stereotipi. Nella sua globalità l’edilizia sia religiosa che privata ha subito un forte impulso nel corso dei secoli XVII e XVIII. Infatti gran parte degli edifici più significativi vengono fatti risalire proprio a questo lasso di tempo. Per cui può essere piacevole costruire un percorso che, partendo dalla zona Vigo, passi per la riva Vena e tocchi alcuni dei palazzi più prestigiosi: Palazzo Grassi (seconda metà del sec. XVII), Palazzo Mascheroni Lisatti (1560), Palazzo Morosini (seconda metà del XVI sec.) e Palazzo Ravagnan (XVIII sec.). Ci si sposta, poi, al centro della città, lungo il Corso del Popolo, dove si trovano Palazzo delle Sirene (XVII sec.), Palazzo Granaio (1328), la Loggia dei Bandi (1531), il Monte di Pietà (istituito con delibera del 26 aprile 1495 e attivo già dai primi anni del ‘500), Palazzo De Bei Baffo (XVI sec.), dove si dice sia stata ospitata Caterina Cornaro, regina di Cipro, nel suo viaggio verso l’esilio ad Asolo. Procedendo verso sud si incrociano Palazzo Morari o della Caravella (XVII), Palazzo Poli (XVIII), di proprietà della celebre famiglia veneziana dei Carriera, dove è stato ospitato il giovane Goldoni durante il suo soggiorno in città, e si arriva al Sagraeto, dove si trova il Palazzo Episcopale (la cui costruzione è cominciata agli inizi del ‘400 sull’area di un preesistente palazzo duecentesco).

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