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Museo civico laguna sud Chioggia

Tra le ricchezze artistiche di Chioggia, un posto di rilievo spetta sicuramente al Museo Civico della Laguna Sud, il primo di ambito lagunare, che ha il suo alloggiamento nell'ex Convento di San Francesco fuori le mura. A sua volta, questi vede il suo primo impianto risalire al 1315, mentre il secondo risulta datato al 1434, a seguito della sua distruzione avvenuta nel corso della guerra che vide contrapposte le Repubbliche marinare di Venezia e Genova negli anni tra il 1378 e il 1381, che rese perciò necessario il ricorso ad una seconda sede. Sconsacrato nel 1806, il Convento assunse svariate funzioni nel corso del tempo, tra le quali quella di magazzino militare nel 1808, con la suddivisone in due solai, mentre alla fine del primo conflitto mondiale si trasformò in un magazzino adibito al mantenimento di ortaggi e frutta. Poi, dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale divenne un ricovero per i numerosissimi sfollati che avevano visto le loro abitazioni distrutte dalla guerra o si erano dovuti spostare da zone di guerra in cerca di asilo. Infine, sino a pochi decenni or sono funse da autorimessa per gli autobus della azienda locale di trasporto.
Composto da tre piani espositivi,il Museo Civico della Laguna Sud di Chioggia è un raccoglitore delle testimonianze archeologiche risalenti all'antichità e rinvenute presso Chioggia e nelle zone limitrofe. I percorsi sviluppati dai curatori museali, sono stati pensati in modo da dar luogo ad un percorso tematico ben preciso. Il piano terra è stato adibito alle testimonianze risalenti alla epoca archeologica preromana e a quella romana (cioè quelle che sono comprese fra il primo secolo avanti.Cristo. e il sesto dopo.Cristo), e tra di esse un posto di estremo rilievo spetta a quelle provenienti dallo scavo effettuato a partire dagli anni '80 nel sito di Corte Cavanella, una area limitrofa a quella di Chioggia
Il primo piano è la sede dei reperti risalenti alle epoche medievale, rinascimentale e moderna e la sala è dedicata a Cristoforo Sabbadino un ingegnere idraulico che ebbe grande fama e che lavorò al servizio della Serenissima, nell'epoca a cavallo tra 1500 e 1600, Proprio a lui si debbono una pianta della città, disegnata nel 1556 e un progetto idraulico della città di Venezia, di cui sono presenti le gigantografie. Uno dei pezzi più apprezzabili presenti nella sala, è un esemplare unico di copertina in legno intarsiato, che era estremamente preziosa al fine di proteggere i documenti di archivio e la cui datazione risale al 1656.
Infine il secondo piano è stato pensato ed attrezzato per ospitare una mostra dedicata alla cantieristica e alla marineria locale dell'epoca compresa tra il 1700 e i nostri giorni.All'ingresso della prima ala, si può ammirare una "marota", imbarcazione locale dotata di fori nei fianchi e che serviva per mantenere in vita il pesce appena pescato, affiancando al contempo le imbarcazioni più grandi. Nella parte centrale, si possono invece ammirare alcuni modellini che descrivono nei dettagli la preparazione del "Bragozzo", altra tipica imbarcazione chioggiotta che, nel corso del XIX secolo soppiantò quelle che la avevano preceduto, grazie alla grande innovazione insita nella sua costruzione.
In definitiva, il Museo costituisce una tappa da non mandare assolutamente deserta per il turista o il visitatore che voglia farsi una precisa idea di alcune delle fasi della vita di Chioggia nel corso del tempo.
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