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Cà Roman

Nel 1911 venne edificata la diga foranea. Lo scopo era quello di proteggere la zona costiera smorzando la forza del moti ondosi marini. Attraverso questo primo intervento umano sul territorio, si modificò in maniera consistente la morfologia originaria dell'area, trasformandola da una striscia sabbiosa dalla forma tipicamente allungata in un'ampia area emersa. Ancora oggi grazie ai sedimenti sabbiosi intercettati dalla diga, si registra un avanzamento dell'arenile estremamente consistente: circa undici metri l'anno solo negli ultimi quattro anni.
L'area consta di un'ampia superficie boschiva, composta una macchia di pini, pioppi, lecci e da specie rare come l'olivello di Boemia. Numerose sono le essenze termofile che hanno attecchito su questo magnifico lembo di terra. Ampia circa 40 ettari, l'area riunisce i più caratteristici ambienti della zona litorale veneziana e mediterranea più in generale: dalla spiaggia di sabbia alle dune, dai piccoli sentieri alla pineta interna. In quest'oasi la bellezza della natura riesce ad esaltarsi grazie alle numerosissime specie vegetali ed animali. Straordinari sono i tramonti, che infiammano il cielo ed il mare, che ogni sera aprono le porte alla notte, rendendo questo piccolo lembo di terra un vero e proprio paradiso.
L'oasi è stata ufficialmente formata alla fine degli anni 80', per la precisione nel 1989 e a partire dal 1993 viene gestita dalla Lega Italiana Protezione Uccelli (Lipu). Nel 2003 sono iniziati i lavori del progetto Mosè, che nonostante la protezione come bene di pregio ambientale da parte della Comunità Europea, hanno sottratto più di trentamila metri quadri alla riserva naturale.
L'oasi si trova su una delle maggiori rotte migratorie di tutta la penisola italiana, tanto che una quantità straordinaria di uccelli, sfrutta questo emergente lembo di terra per potersi ristorare e riposare prima di affrontare un lungo viaggio. Questo determina la presenza di una fauna avicola estremamente consistente, ricca ed eterogenea. L'area è relativamente isolata e non è stata coinvolta dallo sfruttamento del turismo di massa, per cui è riuscita ad essere protetta e, nonostante le minute dimensioni, vanta di essere una delle più importanti riserve faunistiche italiane. Riconosciuta ben presto come ZPS (Zona di Protezione Speciale) e SIC (Sito di Importanza Comunitaria), tra le specie che si sono stabilite in questo piccolo angolo di paradiso dell'Adriatico annoveriamo il Gabbiano Reale, il Martin Pescatore, lo Sparviero, lo Zigolo Nero e il Falco Pellegrino.
Curiosità:
Ancora oggi i lavori di pulizia della zona sono effettuati rigorosamente a mano, così da salvaguardare l'integrità dei vari habitat naturali che si sono creati nel corso dei decenni.
Collocazione:
L'aosi Ca' Roman si trova tra Pellestrina e Chioggia e può essere raggiunta da queste aree urbane attraverso il battello pubblico n.11. La Lipu organizza magnifiche escursioni in barca dal mese di maggio fino ai primi di ottobre con cui poter godere di tutta la magnificenza della fauna alata che caratterizza l'area.
Tipologia: 
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